Il Levitico come universo mentale e la sua riconfigurazione nella letteratura visionaria giudaica e nell'Apocalisse di Giovanni
Lo scopo di questo studio è mostrare come le norme contenute nel Levitico siano espressione di un universo mentale soggetto a continui riposiziona-menti e manipolazioni. In particolare, lo studio cerca di analizzare elementiin qualche modo legati al o derivanti dal testo biblico all’interno di scritti giudaici successivi e le modalità con cui questi si trovano a essere reinventatiin contesti storico-culturali specifici. Particolare attenzione viene soprattuttoriservata agli scritti visionari prodotti in ambienti giudaici attivi tra l’epocaellenistica e il mondo imperiale romano e, all’interno di questo stesso sce-nario, è collocata la stessa Apocalisse di Giovanni. Lo studio mette in luceil modo in cui il veggente di Patmos rilegge e ricontestualizza elementi pro-venienti dall’universo mentale levitico e le particolari motivazioni polemiche per cui questo sembra avvenire, evidentemente in funzione di quadri di contesto in cui gruppi di giudei (credenti in Gesù e non) coabitano con altri gruppiall’interno di ambienti fortemente urbanizzati e in cui il peso dell’egemoniaculturale greco-romana ha assunto il ruolo di vero e proprio traino anche per persone e collettività provenienti da altri contesti culturali e religiosi.
This essay aims at reading the norms exposed in Leviticus as mirrors of a “mental universe” that is subject to both possible replacements and manipulations. More particularly, this study tries to analyze the elements that are variously linked to or derive from the biblical text in later Jewish texts ,as well as the ways through which those same elements are reinvented in particular socio-cultural contexts. Particular attention it is paid to the Jewish visionary texts of the Hellenistic-Roman period and, within this scenario, to the Apocalypse of John. The essay emphasizes the way the seer of Patmos re-reads and re-assesses the mental universe of Leviticus, as well as the specific polemic reasons why this seems to happen, even perhaps in function of con-textual frameworks in which Jews (believers in Jesus and not) live together with other groups, in strongly urbanized environments where the role of theGreek-Roman hegemony has assumed the role of towing for both people and collectivities coming from both other cultural-religious contexts.